Università Cattolica del Sacro Cuore

I grandi maestri dell’arte bresciana a Palazzo Martinengo

 9 aprile 2014

La gloriosa stagione dell'arte italiana tra il XV e XVIII secolo ha avuto come protagonisti gli artisti, i committenti e i collezionisti legati tra di loro da un comune denominatore: il «gusto per il bello». Gli artisti diedero alla luce straordinarie opere d'arte, i committenti appartenenti alle gerarchie ecclesiastiche, alla nobiltà o alle classi medie arricchitesi investirono parte dei loro capitali nell'arte e nella cultura commissionando dipinti, sculture e arredi destinati ad abbellire chiese e palazzi, ville e castelli.

[G. Romanino, Sansone e Dalila, olio su tela 131 x 150 cm]

Brescia è stata ed è tutt'oggi patria di un colto e raffinato collezionismo d'arte che prosegue attraverso grandi industriali e notabili che dipinto dopo dipinto hanno formato grandi collezioni in alcuni casi uniche nel loro genere per varietà e qualità e che costituiscono la base per questo evento espositivo. La maggior parte delle opere esposte, quindi, fa parte di collezioni private e il grande pubblico, queste opere, non le vede quasi mai!

Brescia offre un'opportunità che, a ragione, può essere definita irripetibile: da marzo a giugno 2014, a Palazzo Martinengo l'esposizione «Moretto, Savoldo, Romanino, Ceruti, 100 capolavori dalle collezioni private bresciane» per la prima volta riunisce antichi dipinti provenienti, appunto, dalle più importanti raccolte della città e della provincia, per scoprire gli inaccessibili segreti celati dalle dimore bresciane, scrigni di tesori d'arte, e dai loro proprietari.
L'attenzione sarà focalizzata sui maestri che hanno rappresentato la gloria della scuola pittorica bresciana dal 400 al 700: Vincenzo Foppa (1430-1515), il Moretto (1498-1554), il Romanino (1484-1566), Savoldo (1480-1548), Giacomo Ceruti (1698-1767) per citarne solo alcuni.

[G. Ceruti, Due ragazzi che giocano sulle ceste, olio su tela 130 x 155 cm]

La mostra - che presenterà in anteprima i più significativi ritrovamenti compiuti negli ultimi anni di ricerche che, in taluni casi, hanno consentito di riportare alla luce capolavori di cui si erano perse le tracce - consentirà anche di effettuare un viaggio attraverso secoli di storia dell'arte esplorando le differenti correnti pittoriche succedutesi nel corso del tempo (dal Rinascimento al Manierismo, dal Barocco al Rococò) di apprezzare le varie iconografie affrontate con estro e originalità dagli artisti.

[Moretto, La Visitazione, olio su tela, 66 x 91 cm]

Fascino e suggestione, arte e storia: quest'esposizione dalla forte valenza territoriale mira a riscoprire la storia collezionistica locale e a far conoscere al grande pubblico i grandi maestri che i cosiddetti "piccoli maestri", valenti pittori dal cui pennello uscirono veri capolavori dell'arte italiana che attendono di essere ancora valorizzati appieno.

mauroberselli@libero.it