Università Cattolica del Sacro Cuore

Progetto “In nome del padre” - In collaborazione con PRAP Emilia-Romagna

Percorso itinerante di scritture sulla figura paterna dentro e fuori dal carcere con l’ausilio di alcune sequenze cinematografiche.

Da anni ormai si parla a vari livelli, con differenti prospettive e profondità, della crisi della figura paterna; un’ampia discussione che comprende temi fondanti quali l’autorevolezza, la credibilità, la cura, in poche parole la funzione educativa del genitore di sesso maschile.

Negli Istituti di pena che racchiudono prevalentemente uomini di molteplici culture e religioni la riflessione sul ruolo di padre assume una significativa valenza trattamentale. La nostra ormai più che decennale esperienza accanto a questi papà reclusi, arricchita dal lavoro di ricerca – condotto insieme a un gruppo di docenti della Facoltà di Scienze della Formazione - che nel 2011 ha prodotto la pubblicazione “Genitori comunque” edita da Franco Angeli, la stretta collaborazione con “Bambini senza Sbarre - Onlus”   (che ha siglato nel 2013 un protocollo con il Ministro della Giustizia per garantire ai figli delle persone detenute un ingresso più tutelato nelle carceri italiane), ha fatto sì che la nostra associazione pensasse a un percorso culturale/trattamentale specifico sul tema della paternità fondato sull’uso della scrittura di sé come strumento di auto-riflessione e auto-formazione secondo la metodologia autobiografica già sperimentata con successo presso la Libera Università di Anghiari – LUA fondata e presieduta dal professor Duccio Demetrio (già Professore Ordinario di Filosofia dell'educazione - Università degli Studi di Milano Bicocca).

L’idea veramente innovativa è quella di aprire il progetto alla partecipazione di gruppi di papà liberi per rendere più ricca e stimolante la riflessione.

Prof.ssa Stefania Mazza
Docente facoltà Scienze della formazione sede di Piacenza