Cappelle

CAPPELLA "DOMUS SAPIENTIAE" (SEDE DI VIA GARZETTA)

La Cappella della nuova sede dell’Università Cattolica del Sacro Cuore a Brescia è stata benedetta in occasione dell'inaugurazione del Campus universitario il giorno 27 settembre 2021. L'altare è stato dedicato il 21 novembre 2022 da mons. Claudio Giuliodori inserendo nell'altare le reliquie della Beata Armida Barelli, di San Paolo VI e del Beato Giuseppe Antonio Tovini.

La cappella vuole essere un luogo dove si entra in dialogo con la Sapienza all’interno dei percorsi formativi e della ricerca di senso per la propria vita. Nella Bibbia la Sapienza è la personificazione di Dio e della sua opera. La Sapienza è faticosamente cercata, è il bene più prezioso da desiderare, è il vero tesoro della vita, è il dono con cui Dio illumina il cammino e le scelte delle sue creature, è il mistero stesso di Dio che si fa uomo in Gesù Cristo.

L’idea guida teologico-liturgica che ha ispirato la realizzazione della nuova cappella è pertanto quella di un luogo dove si è condotti dalla parola di Dio all’incontro con la Sapienza avendo come riferimento l’affermazione Paolina: “Cristo è potenza di Dio e sapienza di Dio”.

Sede e tabernacolo

L’ingresso vuole essere uno spazio che aiuta ad interrogarsi su quali siano le condizioni per disporre il cuore e la mente all’incontro con la Sapienza. Riferimento per il portale è il testo di Proverbi 9, 1-18 dove l’autore contrappone l’immagine di una donna sapiente a quella di una donna stolta. Quella sapiente ha ben organizzato la sua casa, bella e solida, perché costruita su 7 colonne. Offre cibi prelibati alla sua mensa e dice a tutti: “andate diritti per la via dell’intelligenza” (v. 6). Mentre la donna folle “irrequieta, sciocca e ignorante” (v. 13) inganna i viandanti conducendoli nelle tenebre. Il testo del Siracide suddiviso secondo le due descrizioni è riprodotto sulla parte esterna della cappella. Le due donne poste sulle due ante del portale d’ingresso sono la rappresentazione allegorica di quale atteggiamento si debba avere per entrare nella casa della Sapienza.

 

L’aula della cappella vuole evocare l’immagine utilizzata nel testo del Siracide: «La sapienza si è costruita la sua casa, ha intagliato le sue sette colonne» (Sir 9, 1). Qui l’allegoria lascia spazio alla metafora e al simbolismo delle sette colonne che nella vita spirituale facilmente possiamo identificare con i sette doni dello Spirito. Nelle rappresentazioni di Severino i sette doni dello Spirito vengono declinati con insegnamenti e fatti della vita di Gesù così da dare un’immediata visualizzazione di come si sono manifestati in primo luogo nella vita del Messia e di conseguenza debbano plasmare la vita di chi li riceve.

Il presbiterio costituisce lo spazio dove la Sapienza divina disvela tutti i suoi significati, anche grazie ai diversi elementi che accompagnano l’azione liturgica: ambone, crocifisso, altare, sede, tabernacolo. Ciascuna componente, anche grazie alle stupende rappresentazioni artistiche di Severino, si colloca nella cornice del racconto lucano dei discepoli di Emmaus (Lc 24, 13-35). L’ambone ritrae Gesù che dialoga con i due discepoli, li ascolta e illumina le loro menti affinché possano comprendere le Scritture. Il Crocifisso posto alle spalle dell’ambone e dell’altare richiama il Mistero Pasquale compiuto da Gesù a Gerusalemme e spiegato ai discepoli. L’altare è la mensa dove i discepoli di ieri e di oggi riconoscono il Signore allo spezzar del pane. La sede diventa il richiamo al mandato missionario affidato da Gesù agli apostoli e intimamente connesso all’incontenibile gioia dell’incontro Eucaristico con il Signore risorto che non può essere tenuta solo per sé ma deve essere condivisa con i fratelli, portando a tutti, vicini e lontani, l’annuncio della salvezza. Infine, la custodia eucaristica o tabernacolo con la porta che rappresenta il Sacro Cuore vuole richiamare in modo esplicito il patrono e l’identità dell’Ateneo.

La scelta di assumere la vicenda dei discepoli di Emmaus a coronamento del cammino spirituale della cappella della nuova sede di Brescia è legato anche al fatto che il Sinodo dei Vescovi dedicato ai giovani ha strutturato attorno a questa icona evangelica i contenuti del documento finale (Cfr. XV Assemblea generale ordinaria [3-28 ottobre 2018] sul tema: “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, documento finale [27 ottobre 2018], n. 4).

La Cappella della Sede di Brescia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di via della Garzetta 48, situata all’ingresso del Campus, è aperta tutti i giorni feriali dalle ore 7.30 alle ore 18.

CAPPELLA DELLA CONVERSIONE DI SAN PAOLO (VIA TRIESTE)

La Cappella della sede storica di via Trieste 17 è condivisa con l'Istituto Cesare Arici.

Il 28 ottobre 1963 venne posta la prima pietra della cappella. Ricordando anche l'elevazione di G. Battista Montini alla cattedra di Pietro, fu dedicata alla conversione di S. Paolo.

Il progetto originale è dell'architetto Giacomo Lechi ed è edificato su preesistenti edifici distrutti dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. La cupola è di forma poligonale (ottagonale), con linee strutturali ben equilibrate. Di particolare interesse la rappresentazione stilizzata del mondo, posta dietro l'altare,con al centro il tabernacolo che manda i suoi raggi in tutte le direzioni.

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