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“Sei personaggi in cerca d’autore” di L. Pirandello
“Sei personaggi in cerca
d’autore” di L. Pirandello, la quale andrà in scena in data 31 Maggio 2016. La trama è la
seguente:
La scena si apre con un palcoscenico apparentemente in corso di allestimento per consentire le
prove del secondo atto di un'opera teatrale di Luigi Pirandello (Il giuoco delle parti). Mentre gli
attori ed i membri della compagnia si organizzano per la realizzazione della prova, l'usciere del
teatro annuncia al capocomico l'arrivo di sei personaggi, i quali lo seguiranno con aria smarrita e
perplessa, guardandosi intorno. Il direttore-capocomico, inizialmente indispettito dall'interruzione
delle prove, si lascia convincere dai personaggi i quali intendono raccontare il loro dramma, pensato
dall'autore che li creò, ma mai vissuto fino in fondo. Preso dalla vicenda, il capocomico si decide a
rappresentare il dramma dei personaggi sulla scena, utilizzando gli attori della compagnia con
risultati poco convincenti. Saranno poi gli stessi personaggi a rappresentare, di persona, il loro
dramma. Lo svolgimento dell'intera vicenda si evince soprattutto grazie alle battute del padre e
della figliastra. Il Padre, uomo distinto sulla cinquantina, racconta di essersi ritrovato ad
abbandonare la Moglie ed un Figlio, per il bene di lei e per consentirle di crearsi una nuova vita con
un altro uomo, il segretario che viveva in casa loro. Ciò nonostante, il Padre non perde mai di vista
il nuovo nucleo familiare che crescerà con la nascita di altri tre figli: la Figliastra, il Giovinetto e la
Bambina. L'equilibrio della nuova famiglia crolla con la morte del segretario. La Madre e la
Figliastra si trovano quindi a lavorare presso un atelier gestito da Madama Pace la quale,
insoddisfatta del lavoro della Madre, punta gli occhi sulla Figliastra e, approfittando della sua
bellezza e della sua giovane età, le propone di intrattenersi con degli uomini se non vuole che la
Madre rimanga senza lavoro a crescer sola quattro figli. La ragazza accetta, ma il destino vuole che
un giorno ella si ritrovi di fronte, in veste di cliente, proprio il padre. Madama Pace è l'unico tra i
personaggi a non essere presente in scena fin dall'inizio. È evocata più volte, e fa la sua apparizione
quando ricreano la scena del retrobottega dell'atelier. Ella entra dall'uscio in fondo ma fa solo pochi
passi verso il centro del palcoscenico. Si tratta di una donna grassa ed appariscente, con dei capelli
di lana color carota adornati da una rosa fiammante. Veste un abito di seta rossa ed ha un ventaglio
di piume in una mano, mentre nell'altra tiene una sigaretta accesa. Gli attori della compagnia,
spaventati dalla presenza improvvisa della megera, fuggiranno dal palcoscenico, lasciando in scena
la stessa e la figliastra. Inizia in tal modo la scena in cui, con una ridicola parlata mezzo italiana e
mezzo spagnola, la madama annuncia alla Figliastra l'arrivo di un cliente (il Padre). Il capocomico,
convinto dell'effetto della scena, la fa subito provare agli attori ma, a causa dell'eccessiva
artificiosità della rappresentazione, la Figliastra scoppia in fragorose risate, convincendo il
capocomico a permettere che i personaggi stessi rappresentino se stessi sulla scena, perché gli attori
non sono in grado di vivere appieno le emozioni provate dai personaggi veri. La rappresentazione
continua fino all'arrivo della Madre in scena la quale cerca di separare il Padre e la Figliastra per
impedire che il dramma si consumi. La rappresentazione si interrompe bruscamente con
l'abbassamento improvviso del sipario. La rappresentazione riprende ed è ambientata, stavolta, in
un giardino dove la Madre scopre la Bambina affogata nella vasca e, presa da orrore, scorge dietro
un albero la figura del Giovinetto che, con occhi da pazzo e una rivoltella nascosta nella tasca, ha
assistito alla scena. All'improvviso parte un colpo di rivoltella e il grido di disperazione della
Madre. Allo sconcerto degli attori, che non sanno se il ragazzo sia morto o no, il Padre grida la
verità di quegli avvenimenti. Il capocomico, indispettito dagli ultimi avvenimenti e per la giornata
di prove perduta, ordina all'elettricista di spegnere tutto e licenzia tutti. Ma dietro il fondo, in cui si
trovavano i personaggi andati a soccorrere il Giovinetto e la Bambina, si accende come per errore
una luce verde che proietta quattro grandi ombre - quelle del Padre, della Madre, del Figlio e della
Figliastra - sul capocomico, il quale scappa terrorizzato. Spento il riflettore escono dal fondo,
nell'ordine, il Padre, la Madre e il Figlio, che si fermano in mezzo alla scena. Ultima ad uscire è la
Figliastra che, ripetendo la sua perdizione, corre verso le scalette e con una stridula risata rivolta
agli altri scompare dalla scena.
A tutti i partecipanti è richiesto pertanto un forte senso di maturità e responsabilità per l’incarico ed
il progetto che si andrà a svolgere, affinché si crei nel modo più armonioso possibile quello spirito
di intercollegialità, serietà ed amicizia che ha sempre contraddistinto il gruppo, le prove e gli
spettacoli, faticosi traguardi di un lungo lavoro, di anno in anno sempre migliori.
La versione consigliata dell’opera è: L. PIRANDELLO, Sei personaggi in cerca d’autore, a cura di G.
DAVICO BONINO, Einaudi 2014.
Nicola Gadaleta, Regista
Don Daniel Balditarra, Assistente per il Centro Pastorale
Francesca Beltrame, Aiuto Regia.
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